Benvenuto nella sezione dedicata alle Domande Frequenti (FAQ) sul Diritto di Famiglia.
Questa pagina è stata creata per fornire risposte chiare e concise alle domande più comuni che mi vengono poste dai clienti. Il diritto familiare è una branca complessa e delicata del diritto, che copre una vasta gamma di questioni, dalle separazioni e divorzi, alla tutela dei minori, fino alle successioni ereditarie e alla gestione dei rapporti patrimoniali tra coniugi.
Aggiorno periodicamente questa pagina ma se non trovi la risposta alla tua domanda in questa sezione, non esitare a contattarmi direttamente. Sono qui per fornirti l’assistenza necessaria e per guidarti attraverso ogni aspetto del diritto di famiglia.

Separazione e Divorzio
Per affrontare una separazione è indispensabile rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia, figura professionale conosciuta anche come avvocato matrimonialista o familiarista.
Questo professionista possiede competenze specifiche per gestire tutte le delicate questioni legali connesse alla separazione, sia essa consensuale o giudiziale. Il suo ruolo comprende:
- Consulenza legale personalizzata sulla migliore strategia da adottare
- Assistenza nella negoziazione degli accordi tra i coniugi
- Gestione delle questioni relative all’affidamento dei figli e al mantenimento
- Consulenza sulla divisione patrimoniale e dei beni comuni
- Rappresentanza in tribunale durante tutto l’iter procedurale
La scelta di un avvocato con comprovata esperienza in diritto di famiglia (chiamato per questo anche avvocato di famiglia) rappresenta un elemento fondamentale per tutelare i propri diritti e interessi in un momento particolarmente delicato della vita.
Il divorzio consensuale o divorzio congiunto è una procedura attraverso la quale due coniugi, di comune accordo, pongono fine al loro matrimonio stabilendo insieme tutte le condizioni relative ai figli, all’assegnazione della casa coniugale, all’assegno divorzile eventuale dovuto e ad eventuali altri aspetti economici o patrimoniali. È una via più semplice e veloce rispetto al divorzio giudiziale, proprio perché basata sull’accordo tra le parti. Può essere richiesto dopo almeno sei mesi dalla separazione consensuale, oppure dopo dodici mesi in caso di separazione giudiziale.
Approfondisci qui:
https://www.avvocatoanichini.it/separazione-consensuale-divorzio-senza-avvocato/
https://www.avvocatoanichini.it/diritto-divorzio-breve-separorzio/
Il divorzio congiunto (detto anche divorzio consensuale) è generalmente preferibile al divorzio giudiziale perché garantisce una maggiore rapidità, minori costi e un minor livello di conflittualità. Permette alle parti di mantenere il controllo sull’accordo, evitando lunghi contenziosi in tribunale. Inoltre, favorisce un clima più sereno, particolarmente utile quando ci sono figli da tutelare.
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Si può richiedere una modifica al tribunale se ci sono cambiamenti significativi, rispetto a quanto tenuto conto in sentenza, nelle circostanze delle parti coinvolte (ad es. disoccupazione o conseguimento di un’eredità, se sopravvenute alla sentenza di separazione o divorzio).
Si privilegia l’affido condiviso, ma il giudice decide in base all’interesse superiore del minore. Pertanto nel caso in cui l’affido condiviso sia pregiudizievole al minore, come nel caso in cui uno dei genitori sia completamente assente nella vita del figlio, viene stabilito l’affidamento esclusivo in favore dell’altro.
L’assegno di mantenimento per i figli si calcola sul reddito e sul patrimonio di ciascun genitore, sulle esigenze del figlio e sul tempo trascorso con ciascun genitore. Il calcolo del mantenimento per i figli è quindi un processo complesso che tiene conto di molteplici fattori e non è determinabile a priori.
La Riforma Cartabia, entrata in vigore nel 2023, ha introdotto importanti novità in tema di diritto di famiglia. Una delle innovazioni più rilevanti è la possibilità di presentare un unico ricorso contenente sia la domanda di separazione sia quella di divorzio. Questa unificazione consente di abbreviare i tempi della procedura e di ridurre i costi legali, evitando l’apertura di due distinti procedimenti. Inoltre, la riforma valorizza gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria, come la negoziazione assistita e la mediazione familiare.
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L’addebito è l’attribuzione della responsabilità della fine del matrimonio a un coniuge, che può comportare la perdita del diritto all’assegno di mantenimento e dei diritti successori.
In determinate circostanze, è possibile procedere al divorzio consensuale (congiunto) senza ricorrere a un avvocato, avvalendosi della procedura semplificata presso l’Ufficiale dello Stato Civile del Comune. Questa possibilità è prevista solo se i coniugi non hanno figli minori o non autosufficienti e se non sono presenti beni in comune da dividere. È una soluzione vantaggiosa per coppie che vogliono risolvere la questione in modo rapido, con costi ridotti e in autonomia. Tuttavia, è sempre consigliato un confronto legale per valutare le conseguenze dell’accordo.
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L’annullamento può essere richiesto per vizi del consenso, come errore sull’identità, violenza o minaccia, o per impedimenti come la consanguineità.
Sì, con le nuove disposizioni previste dalla Riforma Cartabia, i coniugi che intendono separarsi e divorziare consensualmente possono presentare un unico ricorso al tribunale, abbreviando i tempi della procedura. Il giudice, in questo caso, si pronuncerà prima sulla separazione e poi, una volta decorsi i tempi di legge, sul divorzio. Questo meccanismo è stato soprannominato ‘separorzio’, perché permette di gestire l’intero iter in modo più veloce.
Scopri come funziona il “separorzio” e le sue controindicazioni:
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Per affrontare un procedimento di divorzio è necessario rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia, conosciuto anche come avvocato divorzista o matrimonialista.
In Italia, il divorzio rappresenta il passaggio successivo alla separazione legale e richiede competenze specifiche in ambito familiare. Il professionista che si occupa di divorzi deve possedere una approfondita conoscenza delle normative che regolano lo scioglimento definitivo del matrimonio.
Un avvocato specializzato in divorzi si occupa di:
• Guidare il cliente attraverso le diverse opzioni procedurali (divorzio congiunto o giudiziale)
• Assistere nella preparazione e presentazione della domanda di divorzio
• Negoziare gli accordi definitivi su assegni di mantenimento e divisione patrimoniale
• Gestire le questioni relative all’affidamento e al mantenimento dei figli
• Rappresentare il cliente nelle udienze davanti al Tribunale
• Fornire consulenza su eventuali modifiche agli accordi di divorzio successive alla sentenza
Affidarsi a un professionista con comprovata esperienza in diritto di famiglia non è solo una scelta consigliabile, ma un investimento necessario per proteggere il proprio futuro. Un avvocato specializzato sarà in grado di guidarvi attraverso le complessità normative del divorzio, garantendo una transizione verso questa nuova fase della vita con la massima tutela dei vostri diritti e la minima conflittualità possibile.
La separazione è una fase intermedia tra il matrimonio e il divorzio, durante la quale i coniugi mantengono lo status di coniugi ed alcuni degli obblighi coniugali, mentre il divorzio scioglie definitivamente il matrimonio e i coniugi perdono lo status di coniugi.
Per saperne di più leggi l’articolo sul divorzio presente nel mio blog.
I nonni hanno il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti, che può essere tutelato legalmente se ostacolato.
Per saperne di più leggi l’articolo sulla tutela dei legami familiari tra nonni e nipoti presente nel mio blog.
Per poter presentare richiesta di divorzio, è necessario rispettare un periodo minimo dalla data di separazione. Nel caso di separazione consensuale, il termine è di sei mesi; in caso di separazione giudiziale, il termine è di dodici mesi. Il decorso del tempo si calcola dalla prima udienza in cui i coniugi compaiono davanti al giudice per la separazione.
Tutti i tempi e le condizioni:
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https://www.avvocatoanichini.it/separazione-consensuale-divorzio-senza-avvocato/
In Italia, si può richiedere il divorzio dopo 12 mesi dall’udienza presidenziale nella separazione giudiziale o 6 mesi dalla sentenza di separazione consensuale.
Per saperne di più leggi l’articolo “Dal diritto al divorzio al “separorzio” passando per il divorzio breve”.
Successione Ereditaria
Si applica la successione legittima, con quote ereditarie stabilite dalla legge in base al grado di parentela con il defunto.
Il coniuge superstite ha diritto a una quota dell’eredità, che varia in base alla presenza di altri eredi, e al diritto di abitazione sulla casa familiare.